Ci sono ganci in cui mi appendo
a volte, talvolta, più volte
come se volessi rimanere lì
in stallo, sui quattro piedi
che ha l’appendiabiti
e quando tutti posano il loro mantello
per disegnare assieme
la felicità con un pennarello,
io rimango dentro il cappotto
sospeso nel mio atollo
solo, nella mia solitudine.